Tesori di Orsara

 

La Chiesa dell’Annunziata, il tempio cristiano dedicato a San Pellegrino, il museo e la Grotta di San Michele potranno essere ammirati in ogni occasione. L’iniziativa costituisce una splendida opportunità per visitare anche gli altri numerosi luoghi d’interesse del borgo, come le antiche mura ad esempio. Orsara di Puglia conserva parte della cinta muraria che un tempo era posta a sua difesa. Nella parte più antica del paese, sono tuttora esistenti due grandi torri e parti delle mura che un tempo costituivano la fortificazione a difesa dell’abitato. Le due costruzioni conservano l’originaria imponenza, svelando la loro primaria funzione di avamposto, un luogo fortificato e protetto da sentinelle col compito di vigilare sui movimenti visibili gettando lo sguardo sulla vallata sottostante. Di grande interesse sono gli interni della Chiesa di San Nicola. Le prime notizie di questo tempio cristiano risalgono al 1303. Nel 1602 i lavori di ampliamento diedero alla chiesa il suo attuale aspetto, quello di un edificio sacro di stile barocco a croce latina. Al suo interno, si possono osservare un prezioso altare maggiore del 1777, opera di restauratori di scuola napoletana; l’artistico crocefisso bifronte realizzato in pietra nel XVI secolo e un interessante dipinto del XVII secolo. La statua di San Michele Arcangelo che si trova dentro la Chiesa è opera dello scultore Giacomo Colombo e fu realizzata nel XVIII secolo. La statua dedicata a Santa Maria della Neve, invece, risale al 1624 ed è opera di Aniello Stallato. La Chiesa Madre si trova al centro del paese e con la sua torre campanaria domina Piazza Municipio, vero e proprio crocevia posto al centro del borgo. Piazza Mazzini è l’agorà in cui trovano spazio alcuni dei monumenti più belli e importanti di Orsara di Puglia. Al centro dello slargo pavimentato in pietra si trova il Monumento ai Caduti di tutte le guerre. Vicino ad esso, il Palazzo e il Cortile Baronale, un tempo parte integrante dell’Abbazia di Sant’Angelo e in seguito dimora dei duchi Guevara. Di lato, la Fontana Nuova, monumento in pietra con due grandi archi e tre vasche per dissetare animali e viandanti. Di grande effetto la prospettiva offerta da Largo San Michele, la “piazza del jazz”, il luogo in cui da 20 anni si svolgono i concerti dell’Orsara Musica Jazz Festival.

 

                                                       

La Grotta di San Michele

Imponente e soave, custode della fede cristiana ed esempio del genio dell’architettura sacra, l’Abbazia è la prima storica costruzione che appare alla vista di chi raggiunge Orsara. Il complesso, immerso nel verde, comprende la Chiesa di San Pellegrino e la Chiesa dell’Annunziata. Ma l’elemento più importante e suggestivo è costituito proprio dalla Grotta di San Michele, chiesa scavata nella roccia presumibilmente nel 200 dopo Cristo. Il tempio di pietra sorge all’interno di un anfratto naturale. Si tratta di uno tra i luoghi di culto più importanti e antichi del Mezzogiorno d’Italia. Vi si accede attraverso la cosiddetta “scalinata sacra”. E’ una delle spelonche orsaresi che, in tempi assai remoti, diedero accoglienza ad antichissimi riti pagani. A questi, con l’avvento del Cristianesimo, si sovrappose la fede per il “Santo Guerriero”, l’Arcangelo a cui gli orsaresi dedicano due giornate in particolare: quelle dell’8 maggio e del 29 settembre. Sempre all’interno del complesso dell’Abbazia, si trova la Chiesa dell’Annunziata. Venne costruita fra il X e l’undicesimo secolo. La struttura, a forma di parallelepipedo in pietra viva, presenta sul lato ovest tre semplici monofore. E’ un vero e proprio gioiello dell’architettura bizantina. Custodisce due cupole ellissoidali, intervallate da una volta a botte che segna il passaggio dalla convezione architettonica bizantina a quella preromanica. L’interno è severamente sobrio e conserva una interessante epigrafe murata che narra di un abate originario di Leon (Spagna) qui sepolto nel 1003.

Orsara, tutti i numeri di un borgo di qualità

La Bandiera Arancione è una conferma: Orsara di Puglia ha le carte in regola per essere indicata e promossa come una delle eccellenze pugliesi. E sono anche i numeri a decretarlo. L’enogastronomia, piatto forte di una vocazione agroalimentare a tutto tondo, conta su 21 tra ristoranti, strutture agrituristiche, pizzerie, bar ed enoteche. La ricettività del borgo mette in campo 2 strutture alberghiere e 6 bed and breakfast. A tavola, le tipicità del cacio ricotta caprino e del pane di grano duro si possono gustare sorseggiando tre vini di Orsara che hanno ottenuto la Igt (Identificazione Geografica Tipica): “Il Tuccanese”, “Il Ripalonga” e “Ursaria”. Sono 20 i luoghi d’interesse storico, culturale e architettonico che rappresentano la narrazione vivente di una trama che mette insieme tradizione, fede e leggende. I marchi di qualità assegnati al Comune di Orsara di Puglia sono 3: il primo, arrivato nel 2007, ha fatto meritare al paese l’ingresso nel circuito di Cittaslow; il secondo è quello che, con la Bandiera Arancione, garantisce al borgo nuovi canali di promozione e di crescita, il terzo è rappresentato dalla promozione nella rete “Comune Amico del Turismo Itinerante”. La Festa del Vino a giugno, l’Orsara Jazz ad agosto, la festa di San Michele Arcangelo il 29 settembre e la notte dei “Fucacoste e cocce priatorije” nella ricorrenza di Ognissanti: sono queste le manifestazioni più importanti tra i molti eventi che animano Orsara di Puglia. Dal 1990, il palco di Largo San Michele ha ospitato circa 1.000 jazzisti che si sono esibiti complessivamente davanti a 300 mila spettatori per oltre 1.800 ore di concerti. Ogni anno, sono migliaia le persone provenienti da tutta Italia per immergersi nel bagliore e nella magia della notte dei falò e delle teste del purgatorio. Orsara è parte integrante del patto territoriale Prospettiva Subappennino ed è tra i fondatori del Distretto Agroalimentare del Tavoliere e del Dare, il Distretto Agroalimentare Regionale.

 

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